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Immagine del redattoreAvv. Roberta Bonazzoli

#DIRITTOFLASH: I MINORI POSSONO VIAGGIARE DA SOLI?


In tempo di vacanze, è bene precisare come il nostro ordinamento giuridico consenta ai minori di viaggiare autonomamente, purchè gli stessi abbiano compiuto i 14 anni di età.

In via diversa, è necessaria la presenza di un accompagnatore adulto e, talvolta, la cosiddetta ‘dichiarazione di accompagno’.

I genitori che permettono ai propri figli - minori con meno di 14 anni – di viaggiare da soli rischiano, infatti, di essere accusati del reato di abbandono di persone minori o incapaci, punito dall'articolo 591 del codice penale, che stabilisce al comma 1 che: «Chiunque abbandona una persona minore degli anni quattordici, ovvero una persona incapace, per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia, o per altra causa, di provvedere a se stessa, e della quale abbia la custodia o debba avere cura, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni». Tale pena, tuttavia, è aumentata se il fatto è commesso proprio dai genitori.


Il minore di 14 anni, quindi, deve SEMPRE viaggiare accompagnato.

Ci sono differenze a seconda che il viaggio avvenga in Italia o all’estero?

La risposta è si.

Nel primo caso, non servirà alcuna specifica dichiarazione, a meno che non si scelga il trasporto aereo: in tal caso, infatti, occorrerà verificare se la compagnia con la quale si viaggia preveda delle specifiche prescrizioni, oppure richieda particolari documenti.

In caso di viaggi all’estero, invece, l’accompagnatore dovrà necessariamente munirsi della dichiarazione di accompagno, vidimata dalla Questura, tramite la procedura online predisposta sul sito della Polizia di Stato.

In ogni caso, ad oggi i minori, per poter viaggiare, hanno bisogno di un documento di riconoscimento, sia esso la carta di identità od il proprio passaporto.

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